VIRUSWARNING!!!Navigare in internet e spedire e-mail per molti ormai sono azioni quotidiane. Di seguito alcune informazioni su diversi “fantasmi” che si aggirano per la rete …Attenzione, Virus?!Si tratta ormai di un fenomeno ricorrente: avvisi di presunti virus che arrivano a priorità alta e preannunciano la totale distruzione di un sistema infettato. Il messaggio di solito è una e-mail inoltrata decine di volte, e vi viene spedita da un conoscente, acquistando così maggiore credibilità. La distruzione operata dal virus non è descritta nei particolari, oppure si legge di cancellazione totale del disco fisso e “furto” dell’accesso a internet o simili. Segue l’invito ad inoltrare l’e-mail a tutti i propri conoscenti, per avvisarli del pericolo. Ciò che molti però non sanno è che quasi nessuno di questi virus esiste. Il vero “virus” è il messaggio di avviso, in quanto la sua diffusione a larga scala sovraccarica la rete di internet, rallentando servizi importanti. Messaggi con avvisi finti vengono chiamati “hoax”, un termine inglese che tradotto significa raggiro, truffa, notizia falsa. Alcuni esempi di hoax:
Il nostro consiglio: Se ricevete un messaggio di avviso di questo genere, non inoltratelo immediatamente! Controllate prima se il virus in questione esiste davvero; potete verificarlo sulle pagine web dei produttori di antivirus (www.symantec.com, www.antivirus.it, … ) oppure su Vedrete: il 99% dei messaggi inviatoVi si rivelerà fasullo! Lettere a catena – catene di S. AntonioUn altro fenomeno in aumento sono le e-mail che vi incitano ad aiutare bisognosi e persone in situazioni difficili. Ad esempio genitori che cercano un donatore di midollo osseo per la figlia malata di cancro, oppure richieste di adozioni di una cucciolata di cagnolini per salvarli dal canile comunale o destino peggiore, oppure ancora richieste di adesione a petizioni, come quella per i diritti delle donne in Afganistan. In linea di massima è possibile dire che neanche questi messaggi dovrebbero essere inoltrati, tantomeno senza averne appurati con cura il contenuto. Infatti, in alcuni casi di ricerca di un donatore di midollo osseo il paziente era nel frattempo deceduto – immaginate quanto è stato doloroso per i genitori dover rispondere ogni giorno a centinaia di e-mail “grazie del vostro interesse, ma nostro figlio è morto due anni fa”. In casi più felici un donatore era invece già stato trovato, ed il bambino è guarito. Anche qui però vale lo stesso principio: chi sarebbe felice di dover ripetere questo ogni giorno a decine di persone che chiamano? Resta da dire che alcuni di questi messaggi sono inventati di sana pianta: non esistono ne i genitori, ne i figli ne tantomeno le malattie. Per gli appelli come ad esempio “Firmate per salvare la foresta pluviale” oppure “Per i diritti delle donne” purtroppo va detto che le petizioni firmate via e-mail non hanno alcun valore legale. Se volete davvero fare qualcosa, rivolgetevi ad un’associazione umanitaria e chiedete come poter sostenere azioni concrete – il vostro aiuto sarà molto più prezioso! Il principio resto quello degli hoax: la maggioranza di questi messaggi è senza sfondo reale, sovraccaricano solo la rete e fanno perdere tempo. „Urgent“, „Confidential“ oppure „Business-Proposal“: giù le maniSi raccomanda la massima prudenza per tutte quelle e-mail che Vi indicano come una persona “degna della massima fiducia”. Di solito il mittente richiede il Vostro aiuto per espatriare una somma notevole (nella maggior parte dei casi oltre 20 milioni di dollari), offrendoVi in cambio il 30% della somma in questione. A seconda della variante, chi Vi scrive è la vedova di un generale, un impiegato bancario, un ex-membro di governo o qualcun altro da un qualsiasi Paese africano. In un punto però tutti i messaggi si assomigliano: se si dovesse fallire nel tentativo di trafugare i milioni, il denaro cadrebbe in mano al governo militare, al crimine organizzato o a qualche altro malavitoso, e sarebbe usato per finanziare guerre o altri affari loschi. Tutto suona perfetto, fin troppo: si mette a disposizione il proprio conto per il trasferimento internazionale, si ottengono in cambio circa 6 milioni di euro ed in più si fa del bene danneggiando un regime militare dispotico. Purtroppo la realtà è tutt’altra. Qualora ci si renda disponibili alla transazione, la controparte contrattuale (che non è una vedova od un orfano, ma un’organizzazione criminale) richiede un anticipo di 2.-3.000 euro con la giustificazione della fantomatica necessità di coprire spese legali e burocratiche. Come se non bastasse, bisognerebbe recarsi personalmente in Zimbabwe, Costa d’Avorio, Sudafrica o Nigeria, con l’improbabile fine di concludere la transazione e di ritornare a casa con il denaro. Anziché milioni di euro, ad attendere il poco accorto „contraente“ vi sono rapina, lesioni, rapimento ed estorsione, come avvertono all’unisono le varie autorità di polizia europee. Questo tipo di messaggi di posta elettronica sono conosciuti in tutt’Europa come “truffa 419” (in riferimento all’articolo del codice penale nigeriano che prevede tale tipo di truffa). Se doveste ricervere un messaggio del genere, c’è una sola cosa da fare: sporgere denuncia presso le autorità competenti. Per maggiori informazioni consultate il sito della Polizia federale svizzera www.fedpol.ch, rubrica attualità, sezione avvisi. Consigli generali:Tutti gli invii a catena, siano questi avvisi di virus oppure altre catene, contrastano la netiquette. Essa è l’insieme delle norme di comportamento valide per l’internet. Nel sottoscrivere un contratto per l’accesso a internet con un provider Vi siete obbligati a rispettare la netiquette. Perciò chi inoltra una e-mail a catena infrange la netiquette ed il contratto firmato con il suo provider – quest’ultimo potrebbe anche cancellarvi l’account! Virus veriSono assai numerosi, e a seconda delle circostanze possono essere molto devastanti. Il virus che ha destato più scalpore dovrebbe essere stato ILOVEYOU, il quale, grazie anche alla sua larga diffusione, ha creato danni notevoli. Generalmente vale:Usate un programma antivirus configurato correttamente ed aggiornatelo spesso. Pensateci tre volte prima di aprire un file scaricato da internet oppure un allegato di una e-mail – non potete mai essere sicuri al 100% del contenuto. Foglio informativo: VT10 Situazione al: 03/03 |
ATTUALE
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