Quando mai una diminuzione dei residui di pesticidi nella frutta e nella verdura

Il CTCU: intraprendere sforzi per ridurre l'uso di pesticidi in agricoltura!


Il CTCU contesta le notizie di recente apparse secondo cui sarebbero stati riscontrati nella frutta e nella verdura minori quantitativi di residui da pesticidi. “I fatti sono altri” commenta il Direttore del CTCU, Walther Andreaus “Minimizzare il problema è completamente fuori luogo e non dovrebbe essere consentito farlo attraverso il sostegno pubblico. I consumatori pretendono trasparenza e non pillole calmanti o peggio ancora soporifere”.

Secondo i dati del Laboratorio Provinciale per le analisi sugli alimenti – che in maniera alquanto inspiegabile vengono pubblicizzati solo sulla pagina online di Legambiente (www.legambiente.it.pdf) è stata accertata la presenza di residui di pesticidi utilizzati in agricoltura nel 60,9% delle prove effettuate. Tra le altre cose, sono stati accertati anche picchi sensazionali, come nel caso di 8 residui in fragole di produzione locale e nell'uva. Anche nel caso del vino, in 24 di 37 campioni analizzati, sono stati accertate in media da 3 a 4 sostanze residue e addirittura 8 in un vino Alto Adige DOC! In relazione agli accertamenti effettuati nel 2011, nel 2014 (ultima rilevazione effettuata) la percentuale di residui è stabile al 60,9% dei casi. Non si può quindi certamente parlare di una diminuzione!

Eccetto che in 3 casi, le concentrazioni di residui sono al di sotto dei valori-limite stabiliti per legge; ad oggi non è comunque per nulla chiarito come residui di diversi pesticidi possano influenzarsi a vicenda nell'organismo umano. Si sospetta che ciò possa addirittura portare ad un potenziamento dei loro effetti e quindi ad un rischio concreto per la salute umana, anche nel caso in cui le singole sostanze permangano entro i valori limite di cui detto. L'evidenza della presenza di più residui nello stesso prodotto è salita dal 38 al 45% dal 2011 al 2014.

Secondo il CTCU è indispensabile intraprendere ogni sforzo per ridurre l'uso dei pesticidi al minimo indispensabile; il problema deve essere affrontato approfondendo ogni suo aspetto, con la massima trasparenza e sostenibilità. In quanto i pesticidi non costituiscono solo un problema per l'uomo, ma come dimostrato anche da vari studi, anche per la biodiversitá, i terreni e l'erosione delle superifici coltivabili.

Cosa possono fare consumatori e consumatrici?

  • Preferire i prodotti (frutta e verdura) stagionali e regionali.
  • Preferire frutta e verdura da produzione biologica, dove i residui di pesticidi sono assenti (a tale fine può essere intrapresa una valutazione del rischio specifico, in relazione ai residui riscontrati – vedi pagina online di Legambiente).
  • La merce con label è maggiormente soggetta a controlli della merce che non li possiede.
  • Frutta e verdura dovrebbero essere sempre lavate con cura sotto l'acqua corrente e strofinati con uno straccio. Sarebbe meglio non sbucciare mele e pere, perché la buccia contiene elementi nutrizionali importanti.
  • Dopo aver sbucciato banane, agrumi e mango, lavatevi bene le mani, affinché gli eventuali residui presenti sulla frutta non si trasferiscano sulle vostre mani.
  • In caso di utilizzo in cucina di agrumi e limoni, preferire quelli biologici.
  • Se mangiate insalata, eliminate sempre le fogli esterne. Quelle più interne contengono di solito meno residui.


Comunicato stampa
Bolzano, 12/08/2016