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Projekt INFORMACON: Information, Bildung, Beratung zu den unfairen Handelspraktiken


Sconti carburanti: attenzione alle promozioni "fittizie"

Promessa "ingannevole", consumatore gabbato: i -7 centesimi per ENI e -5 per ESSO, di fatto diventano rispettivamente -3 e -1 centesimi di sconto alla pompa


Se è vero che di questi tempi non c’è nulla che attrae di più il consumatore della possibilità di risparmiare, gli sconti carburanti promessi dalle compagnie petrolifere rappresentano un richiamo a cui è davvero difficile resistere. Non sempre, però, è tutt’oro quel che luccica: e lo testimoniano i numerosi cittadini che si sono rivolti al Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano per protestare contro le campagne promozionali di sconto su benzina e gasolio varate da ENI e ESSO (rispettivamente Iperself e Esso SelfPiù). Ma dove sta l’inghippo? Per capirlo, il CTCU ha effettuato un sopralluogo presso diverse stazioni di servizio a Bolzano; e ha scoperto quanto segue.

Quando l’automobilista arriva alla stazione di servizio, le prime cose che vede sono due: la tabella dei prezzi, che nella totalità dei casi corrisponde praticamente al costo alle pompe self service, e il cartellone della campagna promozionale, che “promette” – rispettivamente per ENI e ESSO – 7 e 5 centesimi di sconto per chi effettui il rifornimento di carburante negli orari di chiusura. Sicché l’automobilista, facendo quello che si dice “due più due”, è portato a dedurre che i 7 e i 5 centesimi siano da riferirsi ai prezzi esposti. Peccato però che “il diavolo si nasconde nel dettaglio (Der Teufel versteckt sich im Detail)”: guardando con più attenzione il cartellone pubblicitario, si legge, a caratteri molto più piccoli, che l’offerta è da intendersi rispetto al prezzo servito, che è maggiore di 4 centesimi rispetto al prezzo self.

E le compagnie petrolifere, che cosa dicono? Controllando sul sito dell’ENI, si legge testuale che per calcolare lo sconto, bisogna partire da un prezzo che «ove non sia disponibile la modalità servito è il prezzo Fai da Te praticato dal singolo gestore nella precedente fascia oraria di apertura aumentata di 4 centesimi/litro». Insomma: più che una campagna promozionale, un esame di matematica.

«La pubblicità si vanta di poter aiutare i consumatori nella loro scelta. Ma c'è un problema: – esordisce Walther Andreaus – un messaggio ingannevole può modificare negativamente il loro comportamento. Per tanti consumatori i messaggi delle compagnie petrolifere sugli sconti risultano idonei ad indurre in errore i consumatori in quanto lasciano intendere, contrariamente al vero, che i prezzi dei carburanti in orario di chiusura siano scontati rispetto a quelli praticati durante l’orario di apertura più di quanto realmente praticato. Di fatto – conclude il direttore del CTCU – l’automobilista è messo nelle condizioni di non poter comprendere e verificare la reale convenienza dell’offerta. E quando si accorge che lo sconto promesso in realtà è inferiore, si sente “gabbato” e viene a protestare da noi: e spesso, dopo aver litigato con il gestore della stazione di servizio, la cui voce in capitolo su questi tipi di iniziative è praticamente scarsa o nulla. Come sempre, le uniche a goderci sono le compagnie petrolifere».

Il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano invierà all’Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione di presunta pubblicità ingannevole con contestuale richiesta di sospensione delle campagne promozionali da parte delle relative compagnie.


Comunicato stampa
Bz, 21.11.2011