I rapportiL’indagine generale presso i consumatori sulle liberalizzazioni dei servizi professionaliL’indagine specifica è stata condotta attraverso la somministrazione ai consumatori di questionari dedicati e comprendenti tutte le materie oggetto delle innovazioni normative di cui ai cosiddetti Decreti Bersani e la successiva elaborazione ed interpretazione dei dati raccolti.La parte concernente liberalizzazioni dei servizi professionali è stata estratta dal rapporto complessivo e sintetizzata in un rapporto specifico. Rapporto finale Rapporto di sintesi Rapporto provvedimenti AGCML’indagine specifica è stata condotta da un professionista del settore dei servizi professionali ed ha riguardato i provvedimenti dell'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) in ambito di pubblicità nel settore dei servizi professionali.La struttura del rapporto sui provvedimenti dell’AGCM non consente di tracciare una sintesi efficace degli interventi condotti in materia dall’istituzione di cui in parola: di conseguenza, si rimanda alla lettura integrale dell’indagine specifica. Rapporto AGCM Rapporto sulle migliori pratiche applicatePer effettuare la raccolta delle best practices (migliori pratiche) sono stati predisposti due questionari – rispettivamente per gli ordini ed i consigli nazionali e gli ordini ed i consigli territoriali – dove, contestualmente alla verifica delle best practices, venivano poste in essere le basi di una più ampia indagine tesa a rilevare il grado complessivo di rispondenza, da parte delle organizzazioni di categoria dei liberi professionisti, alle innovazioni normative meglio note come le liberalizzazioni dei servizi professionali.Al riguardo va da subito precisato che detta indagine ha portato ad un risultato di assoluta evidenza, nel senso che la collaborazione da parte degli ordini e consigli nazionali è stata, di fatto, insussistente. Allo stesso modo, i numeri della collaborazione da parte degli ordini e consigli territoriali – che sono stati contattati a livello provinciale per notai, avvocati, medici, ingegneri, architetti e geometri – si sono attestati su cifre inferiori al 1%, rendendo di fatto inutilizzabile il risultato ottenuto dal campione di riscontro positivo all’indagine. Rapporto sulle migliori pratiche Un esempio di "bad practise": tariffe odontoiatricheNel corso del progetto Consumatori e Mercato 2007, il Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano ha avuto modo ed occasione di testare le misure di liberalizzazione specifiche per il settore dei servizi professionali attraverso una propria iniziativa . Nel secondo semestre del 2007 il CTCU ha raccolto presso i medici odontoiatri che hanno aderito alla campagna cosiddetta “Trasparenza prezzi online”, le tariffe – omogenee secondo prestazione - di quattordici studi dentistici, e nel mese di marzo del 2008 ha provveduto altresì a pubblicare sul proprio sito internet la tabella di comparazione delle tariffe.In reazione all’iniziativa, l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Bolzano ha invitato/diffidato i dentisti che avevano aderito all’iniziativa a ritirare la comunicazione delle proprie tariffe pena la possibile irrogazione di sanzioni disciplinari comprese tra la censura e la sospensione dell’attività professionale. In seguito a codesto invito/diffida, sette dentisti hanno ritirato le proprie tariffe: in conseguenza di ciò, lo scrivente CTCU ha provveduto a segnalare il comportamento all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, sollecitando l’emissione di un parere inequivocabile in merito al comportamento dell’Ordine, in special modo in relazione alle riforme di cui in parola.
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ATTUALE
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