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Osservatorio conti correnti 2015
Confronto costi dei conti correnti: moltissime informazioni, scarsa trasparenza
Il nuovo calcolatore di confronto non aiuta i consumatori nella scelta
Il risultato del nuovo confronto “conti correnti” realizzato di recente dal CTCU indica come sia molto complicata la ricerca del conto corrente più conveniente. Per giungere ad un risultato soddisfacente, bisogna quanto meno investire alcune ore di ricerca scrupolosa. Rispettando “alla lettera” quanto previsto dalla legge, le banche pubblicano una mole di fogli informativi, nei quali il conto più conveniente tende spesso a mimetizzarsi fin troppo bene.
Per ovviare a questo problema, lo Stato aveva prospettato la creazione di un calcolatore ufficiale per il raffronto dei costi dei conti corrente. Il 5 agosto scorso ha visto così il debutto del sito: www.comparaconti.it. Il primo giudizio che ci sentiamo di dare al nuovo comparatore non può essere che negativo: il calcolatore mostra, infatti, le banche per nome in ordine alfabetico (sic!); da questa lista è possibile poi scegliere cinque conti fra quelli proposti, per i quali si potranno visualizzare i relativi costi e confrontarli fra loro. Trovare il conto più conveniente con questo sistema sembra più avere a che fare con una “roulette” che non con strumenti di trasparenza e/o informazione bancaria. Anche la partecipazione delle banche lascia, per il momento, alquanto a desiderare: delle oltre 650 banche italiane censite ne troviamo appena 42 – anche se resta da chiedersi quanto durerebbe un confronto dei costi, comparando 650 banche in ordine alfabetico visualizzando 5 conti per volta.
I consigli del CTCUContrariamente a quanto se ne dica, ricercare un conto più conveniente comporta quindi, tuttora, una serie di operazioni certosine. Dunque; prima cosa è bene verificare quanto costa attualmente il vostro conto. Questa informazione è contenuta nell'ultimo estratto conto dell'anno solare, insieme all'indicazione del vostro profilo-tipo di appartenenza. Confrontate questo valore con quelli indicati nella rispettiva colonna delle nostre tabelle (in allegato), per vedere cosa offre la concorrenza, a livello sia locale che nazionale. Le cifre mostrano che cambiare conto può essere davvero conveniente. Una famiglia ad “alta operatività”, ovvero che effettua almeno 253 operazioni bancarie all'anno, paga 144 euro per un conto “allo sportello” presso un istituto, mentre presso un altro ne può arrivare a pagare 36 euro! Anche fra i conti online ci sono notevoli differenze di prezzo: la stessa famiglia può arrivare a pagare da zero ad 80 euro all'anno.
Il nostro consiglio per i pensionati: chiedete del contro base gratuito per i pensionati (con pensione sotto i 1.500 euro/mese), che le banche devono obbligatoriamente offrire! Se tale conto non dovesse soddisfare tutte le Vostre esigenze, potrete sempre aprirne uno aggiuntivo, conveniente o direttamente gratuito.
Indicatore sintetico di costi, cosa mi indica?Resta da aggiungere che alcune delle cifre che si possono leggere nei fogli informativi degli Istituti sollevano seri dubbi: rappresentano davvero i costi che si pagano in un anno per la tenuta di un conto corrente, oppure sono delle cifre “indicative”, pubblicate solo per ottemperare agli obblighi di legge? Com'è infatti possibile che un giovane con 164 operazioni all'anno paghi, presso una determinata banca, 50 euro annuali per il conto online più conveniente, mentre un pensionato con 24 movimenti arrivi a pagare per lo stesso conto (solo) 14 euro?
Cambiare conto, come fare?A partire dal 26 giugno scorso (legge 33/2015) il cambio del conto corrente dovrebbe essere molto più veloce e semplice. La vecchia banca ha, infatti, 12 giorni di tempo per effettuare il trasferimento del conto corrente alla nuova banca. I 12 giorni decorrono dalla data in cui il cliente richiede il trasferimento alla nuova banca. In caso di ritardi è previsto un risarcimento a favore del cliente.
Il nostro giudizioNonostante numerose norme sulla trasparenza e l'introduzione di un nuovo calcolatore per confrontare i costi, è assodato che bisogna investire molto tempo e molte risorse per trovare quello che si cerca, nella giungla delle condizioni bancarie del nostro Paese. Le opzioni non sono certo allettanti: o si devono visualizzare ben 9 tabelle nel calcolatore detto, ripetendo ogni volta l'operazione dall'inizio e ricordandosi (oppure annotandosi) precisamente i risultati già visualizzati, oppure ricercare il conto più adatto sui siti delle singole banche: talune ne offrono addirittura 21 tipi diversi! Resta da sperare che il legislatore intervenga per migliorare la situazione, sia per quanto riguarda l'Indicatore Sintetico dei Costi che per quanto concerne il nuovo calcolatore.
Allegate le tabelle dell'indagine.
Comunicato stampa
Bz, 19.08.2015
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