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Crack finanziari: interrompere i termini di prescrizione!Conservare la possibilità di azione giudiziaria con la lettera-tipo del CTCU
Servizio di consulenza dedicato per i risparmiatori danneggiati
Il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige, come noto a seguito del clamoroso successo ottenuto con la vittoria della prima causa in Alto Adige per un risparmiatore in una vertenza per un crack finanziario, nel caso titoli “Lehman”, ha istituito con l’Avv. Massimo Cerniglia di Roma, che ha patrocinato tale causa, un servizio di consulenza legale che si tiene, già dal luglio del corrente anno, presso i locali del Centro i lunedì e martedì dell’ultima settimana del mese (per appuntamenti: Tel. 0471-975597).
Tale iniziativa ha avuto molto successo e già centinaia di risparmiatori hanno potuto usufruire della suddetta consulenza su temi finanziari e bancari.
Ora il Centro, prima della fine dell’anno, vuole riepilogare i principali casi di crack finanziari che possono trovare una soluzione giudiziale, così come avvenuto in migliaia di casi in tutta Italia.
A) LEHMANIl default è avvenuto a settembre 2008 e ha coinvolto decine di migliaia di risparmiatori.
Il termine di prescrizione, entro il quale si possono far valere in giudizio i propri diritti, avviando una causa, è decennale e decorre dal giorno dell’acquisto, per alcune violazioni di legge, mentre per altre decorre dal default. È dunque necessario, per far valer e “salvare” i propri diritti, inviare al più presto il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro sul proprio sito internet o in sede, per poi far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale e verificare se vi sono le condizioni per proporre un giudizio.
B) ARGENTINAIl default è avvenuto alla fine dicembre 2001 ed ha coinvolto oltre 450.000 risparmiatori italiani.
Il termine di prescrizione, entro il quale si possono far valere in giudizio i propri diritti, avviando una causa, è decennale e scadeva il 31 dicembre 2011.
La giurisprudenza ha, tuttavia, sostenuto che la prescrizione decorrerebbe dal 2005, epoca della prima Offerta Pubblica di Scambio proposta dall’Argentina.
Consigliamo anche qui a tutti i risparmiatori coinvolti, che abbiamo o meno già inviato una lettera, di inviare al più presto il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro, per poi far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale e verificare se vi sono le condizioni per avviare una causa.
C) CIRIOIl default è avvenuto a fine dicembre 2002 e ha coinvolto quasi 40.000 risparmiatori.
Possono eventualmente proporre un giudizio solamente coloro che hanno inviato un reclamo ed interrotto la prescrizione entro il termine decennale che scadeva a dicembre 2012.
D) PARMALATIl crack del gruppo alimentare, risalente a dicembre 2003, ha coinvolto anch’esso decine di migliaia di risparmiatori.
Il termine di prescrizione, entro il quale si possono far valere in giudizio i propri diritti, avviando una causa, è decennale e scade il 20 dicembre 2013.
Coloro che non avessero inviato già un reclamo, devono farlo entro la suddetta data, potendo utilizzare il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro.
Tutti i risparmiatori coinvolti sono invitati a far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale al fine di verificare se vi siano le condizioni per avviare una causa.
E) SAI FONDIARIACome noto, a seguito delle indagini e delle imputazioni nei confronti della famiglia Ligresti e di alcuni manager del gruppo, si sta per celebrare un processo penale a Torino, a cui farà seguito un altro procedimento a Milano.
Gli azionisti del gruppo Sai-Fondiaria potranno tenersi aggiornati tramite il Centro sulle iniziative legali che si intende intraprendere e comunque potranno rivolgersi al servizio di consulenza legale per far valutare la propria situazione.
F) FALLIMENTI BANCHE OLANDESI, ISLANDESI E IRLANDESINegli ultimi anni diverse banche europee (tra le altre l’olandese SNS Reaal Bank, le islandesi Landsbanki, Glitnir e Kaupthing, l’irlandese Bank of Ireland) sono state nazionalizzate dai rispettivi governi al fine di evitare il fallimento.
Tali operazioni hanno portato al sostanziale azzeramento del valore dei titoli emessi da tali istituti di credito.
Anche in tali casi consigliamo a tutti i risparmiatori coinvolti, che abbiamo o meno già inviato una lettera, di inviare al più presto alla Banca, con cui hanno acquistato questi titoli, il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro, per poi far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale e verificare se vi sono le condizioni per avviare una causa.
G) BPM CONVERTENDONel 2009 la Banca Popolare di Milano ha emesso una obbligazione Convertendo che nascondeva particolari rischi e che ha riportato ingenti perdite di capitale.
Consigliamo a tutti i risparmiatori coinvolti di inviare al più presto alla Banca, con cui hanno acquistato questi titoli, il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro, per poi far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale e verificare se vi sono le condizioni per avviare una causa.
Inviando la lettera di reclamo e richiesta documenti messa a disposizione dal Centro si possono tutelare e salvaguardare i propri diritti, mantenendo la possibilità di rivalersi contro la propria Banca.
Il servizio di consulenza legale dedicato è a disposizione per valutare e consigliare al meglio i risparmiatori, che hanno visto decimarsi i propri risparmi per la negligenza ed imperizia nel collocare prodotti finanziari troppo rischiosi e complessi.
Comunicato stampa
Bolzano, 04/12/2013
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